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Occhi che vedono.Il linguaggio fotografico e la rappresentazione dei quartieri sperimentali del movimento moderno. Tresigallo: un saggio fotografico.

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dc.contributor.advisor
dc.contributor.author Galassi Federico
dc.contributor.editor Sardo Nicolo'
dc.date.accessioned 2024-05-22T07:11:06Z
dc.date.available 2024-05-22T07:11:06Z
dc.date.issued 06/06/2023
dc.identifier 33.459
dc.identifier.uri http://193.204.8.106:8080/xmlui/handle/1336/6663
dc.description.abstract Questo studio si focalizza sull importanza della rappresentazione fotografica per gli sviluppi del linguaggio architettonico nei primi decenni del Novecento. Partendo dall analisi delle possibilità tecniche permesse dalla riproduzione delle immagini si indaga sullo sviluppo dell editoria come strumento fondamentale per la divulgazione di un nuovo pensiero sull architettura. Tra gli strumenti per la diffusione delle nuove idee si evidenzia la realizzazione di alcuni importanti quartieri che esprimono con chiarezza la volontà costruttiva della nuova architettura moderna. Il Movimento Moderno con il coinvolgimento di alcuni tra i principali protagonisti realizza questi complessi urbani: opere che insieme alla fotografia diventavano così un efficacissimo strumento di promozione. Punto cardine di questa ricerca è l analisi del linguaggio fotografico messo in atto per la raffigurazione architettonica al fine di ricercare un insieme di principi caratterizzanti. Tutto ciò con lo scopo di delineare soprattutto per alcuni dei maestri dei veri e propri modelli capaci di definire la loro attenzione per la fotografia. Questo è stato reso possibile anche dall approfondimento di diversi rapporti significativi tra i progettisti e i fotografi da loro prescelti. Da queste analisi preliminari si è proceduto esaminando criticamente le immagini fotografiche che hanno caratterizzato alcuni importanti quartieri sperimentali dell architettura moderna del Novecento: Cité Frugès a Pessac Weissenhof di Stoccarda Werkbundsiedlung di Vienna. Questi esempi propongono nelle pubblicazioni dell epoca una serie significativa di immagini: riprese fotografiche che sono state analizzate sia dal punto di vista compositivo sia per le scelte capaci di esprimere le finalità costruttive del quartiere e la visione personale dei singoli architetti. Un aspetto importante che si è voluto analizzare è inoltre la capacità di queste immagini di assolvere oltre a un ruolo strettamente documentario anche a una funzione espressiva. L indagine proposta da questa ricerca si conclude con lo studio delle architetture un comune italiano Tresigallo realizzato negli anni Trenta in Emilia-Romagna. Su questo interessante ambito urbano è stato realizzato un saggio fotografico.
dc.format Documento elettronico
dc.language.iso it
dc.publisher Università degli Studi di Camerino
dc.subject.classification ICAR/17-DISEGNO
dc.title Occhi che vedono.Il linguaggio fotografico e la rappresentazione dei quartieri sperimentali del movimento moderno. Tresigallo: un saggio fotografico.
dc.type Tesi di Laurea
dc.description.academicyear 2021/2022
dc.description.scuola Scuola Di Architettura E Design
dc.description.session Giugno
dc.description.whereyear 2023
dc.identifier.matricola 110535
dc.subject.miur ICAR/17-DISEGNO


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