Workshop pre-laurea 2022 Nova Praesidia

Abstract

There is no outside Il complesso oggetto dell intervento Ex Casermette di Torre del Parco si trova in un area periferica del Comune di Camerino in provincia di Macerata e si compone di ventisette edifici in origine utilizzati per la detenzione di prigionieri di guerra successivamente riconvertiti a deposito e dal 2007 dismessi. Nel 2008 il complesso è stato dichiarato di interesse storico-architettonico ritendendo che pur se privo di elementi di particolare valore storico-artistico esso presenti un valore storico documentario . L organizzazione dell impianto planimetrico e i caratteri architettonici dei singoli fabbricati restituiscono un immagine che riporta alla memoria fatti ed avvenimenti che hanno contraddistinto il secolo scorso materialmente rappresentativa di un epoca dunque identitaria a livello locale. L area che cinge la recinzione del complesso ad eccezione di una zona industriale è in gran parte caratterizzata da spazi aperti e non trasformati che si estendono fino ad incontrare il corso del Fiume Potenza. Questo corpo d acqua si ripropone all interno dello stabile attraverso la ripetizione di piccoli canali organizzati che seguono l andamento dei fabbricati lungo l asse trasversale e che permettono una prima riflessione sul rapporto tra architettura ed elemento naturale l acqua promuovendo l armonia tra l uomo e la natura e sostenendo l importanza di creare un equilibrio tra l artefatto umano e l ambiente circostante. There is no outside è un progetto che nasce alla base di quest ultimo proposito e si articola in tre unità del complesso attraverso un processo di smaterializzazione dell elemento architettonico formale in cui la natura si riappropria del suo spazio nativo il suolo. Tutti gli elementi sia antropici che naturali si fondono diventando parte di un unico spazio distribuito mediante un percorso che galleggia a diverse quote su di una piattaforma d acqua e si estende in una sequenza dinamica di spazi interni a volte inondati e di diversa funzione da quella archivistica e laboratoriale contenuta all interno di elementi di matrice puntuale fino a quella espositiva ed esperienziale che presenta una configurazione più libera permettendo così un esperienza nella quale la componente fondamentale è il movimento. Il disegno spaziale ha una forma visivamente lineare ma il flusso è libero sottolineando lo scopo di aumentare la serendipità tra le persone e gli spazi. Uno fra gli obiettivi che il progetto si pone è infatti quello di esplorare la relazione tra il pubblico e la natura includendo il soggetto come parte della mostra sfruttandone i sensi la memoria e le riflessioni. Inoltre la natura fondendosi con l arte contribuisce ad ampliare la percezione degli elementi dello spazio. L intervento non è volto meramente all esperienza privata dell individuo che lo attraversa ma vuole dare particolare importanza anche all interazione sociale riportando alla memoria gli eventi che hanno visto protagonista il complesso delle Ex Casermette e proponendo un nuovo luogo in cui la realtà condivisa delle persone è costruita culturalmente. Introducendo questi fenomeni naturali in ambienti inaspettati che tipicamente consistono in forme piene e geometriche si incoraggia il pubblico a riflettere e comprendere l ambiente circostante in modo più profondo. Questo è uno spazio pensato per l esposizione ma forse troppo piccolo per essere una galleria troppo rigido per accogliere un opera astratta troppo bagnato per andarci vestiti bene. Se poi si ama la luce le ombre e i riflessi che cambiano bagnarsi con l acqua e camminarci sopra allora forse ci si può trovare una galleria un opera d arte astratta e chissà cos altro.