CIRCULARCH: Processo di ricostruzione a carattere circolare di un manufatto rurale nel contesto Marchigiano

Abstract

CIRCULARCH nasce dalle sempre più frequenti iniziative e trattati a livello internazionale volti alla salvaguardia delle materie prime naturali fonti esauribili e per questo non rinnovabili all interno di un sistema produttivo chiuso che è la Terra.Proprio l esauribilità di queste fonti intese come bene di proprietà di qualcuno ci rende vulnerabili ed in una situazione di non ritorno tanto che le più recenti stime ci dicono che entro il 2050 non avremo più legname da poter investire in edilizia e non avremo più inerti per poter generare strutture in calcestruzzo armato che sono oltre il 60% nell intero contesto edilizio.L assenza di tutela negli anni antecedenti ha portato ad un ancora poco sviluppata pratica del buon utilizzo della materia che in passato faceva rima con dalla culla alla tomba ovvero con la mancanza di un futuro per i manufatti progettati e per le loro composizioni a distanza di brevi archi temporali. Non è un caso che le progettazioni strutturali basano la loro resilienza in un intervallo temporale non superiore ai 75 anni.Negli ultimi tempi sembra ci si sia resi conto della portata del problema e l obiettivo della tesi è quello di inserirsi in questo contesto oggi più che mai attuale cercando di sovvertire questo paradigma in cui la materia diventa tomba proponendo una visione che vada dalla culla alla culla .Con Circularch si vuole cercare di fare uno screening di tutti quei materiali innovativi e circolari che sono ricavati da sfridi di prodotti edili o da rifiuti provenienti da demolizioni e costruzioni, inoltre si vogliono inserire anche prodotti ricavati da rifiuti edili di difficile smaltimento in discariche e quindi portatori di un impatto ambientale considerevole data la loro impronta di carbonio. Si vuole creare quindi un database di prodotti e produttori che hanno come fine ultimo quello di reimpiegare il materiale all infinito e di farlo durare il più possibile preventivandone scenari futuri e futuribili.A questa prima fase di ricerca e studio segue una fase di definizione di indicatori e qualità utili per individuare e selezionare i materiali più adatti ed utili allo sviluppo di una tecnologia costruttiva ed una geometria che possa contenere l applicazione dei princìpi di circolarità richiesti dai trattati europei e dalle normative di riferimento in materia (es. costruire in layers progettare il rifiuto progettare l adattabilità progettare il disassemblaggio).L obiettivo è quello di pensare e di guardare ad un edilizia che sia banca di materiali per futuri usi e riusi e quindi lo sviluppo tecnologico vuole seguire i criteri di reversibilità rapida e semplice applicata ad una flessibilità di base dei sistemi costruttivi a secco.Come step finale c è quindi la volontà di sperimentare la tecnologia costruttiva applicata ai materiali attraverso un progetto prototipo e sviluppatore delle idee sopracitate, una progettazione che tenga conto delle geometrie derivanti dal percorso di ricerca e di sviluppo e che possa essere contestualizzato in una situazione di forte attualità. Un edilizia che nasce dal percorso di sviluppo circolare ponendo la tecnologia come elemento guida e di riferimento anziché la destinazione.La disponibilità di risorse vuole essere il motore della ricerca e vuole dettare il progetto: solo così si potrà far fronte alla carenza di materie prime e solo così potremo entrare nell ottica del rinnovabile e del rinnovamento. La circolarità deve poter essere l elemento trainante in tutte le fasi della ricerca attraverso un processo di ottimizzazione delle risorse che si hanno attraverso un attenta progettazione del servizio offerto dai vari materiali e della loro messa in opera.