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dc.contributor.advisor Di Lorenzo Latini Luca
dc.contributor.author Caruso Lucrezia
dc.contributor.editor Ciorra Giuseppe
dc.date.accessioned 2021-06-08T14:03:22Z
dc.date.available 2021-06-08T14:03:22Z
dc.date.issued 17/02/2021
dc.identifier 29.361
dc.identifier.uri http://193.204.8.106:8080/xmlui/handle/1336/6165
dc.description.abstract A noi studenti è stata offerta una grande opportunità la possibilità di vedere un'altra realtà, mi riferisco alla verità che si annida all'interno dell'Hotel House. L'Hotel House non è sempre stato un progetto mal riuscito anzi vi erano le migliori intenzioni a partire dai riferimenti progettuali, la residenza è ispirata al progetto utopistico di Le Corbusier: il Plan Voisin di Parigi. L'idea della residenza nasce per volere di Antonio Sperimenti l Hotel House doveva essere un luogo autosufficiente un rifugio dalla vita frenetica di tutti i giorni un Hotel lussuoso ma anche una casa confortevole. La costruzione dell'edificio ebbe inizio alla fine degli anni Sessanta precisamente nel 1967 e inaugurato nel 1968. Il fine del progetto residenziale mirava ad accogliere la vocazione turistica degli abitanti di Porto Recanati ma potremmo dire che con il tempo si disperse il valore immobiliare accogliendo all'interno dei suoi 480 appartamenti famiglie e lavoratori prevalentemente di origine pakistana indiana e senegalese. Noi laureandi anche se in modo utopistico abbiamo immaginato come poter far rinascere L'Hotel House e percorrendo piano dopo piano ci siamo fatti mille idee ci siamo messi nelle scarpe degli abitanti della residenza e abbiamo cercato di captare le necessità di ognuno. Personalmente mi sono concentrata sulla condizione umana Infantile e degli anziani, La residenza si eleva in 17 piani nel quale in ognuno c'erano giochi sparsi nei corridoi e benchè il motivo potesse essere anche l'ascensore fuori uso credo che far sali scendi probabilmente 5 volte al giorno quei 17 piani non è piacevole. Lo stesso vale per i più anziani i quali la maggior parte si riunisce in gruppi per la preghiera cinque volte al giorno. Naturalmente gli appartamenti non sono adeguatamente ampi per svolgere tale riunione religiosa. Alle luce di ciò ho immaginato per ogni piano non solo appartamenti ma di dare spazio allo Spazio vale a dire in pianta sono stati inseriti luoghi estesi e luminosi per accogliere grandi e bambini dunque uno spazio comune per il gioco per la preghiera uno spazio verde esterno e per chi volesse rimanere nella pace e privacy del proprio appartamento realizzare dei giardini d'inverno dando la sensazione di essere un tutt'uno con l'ambiente circostante. Così con i consigli dei superiori è nato Winter Gardens dopo un attento studio e un assiduo ciclo di revisioni. La natura è dopo la rivoluzione della pianta progettuale il secondo tema che tratta la tesi, la prima volta che vidi l Hotel House lo immaginai un po come il Bosco Verticale di Boeri oppure alla Torre Guinigi a Lucca una delle poche torri Medievali ad avere un Giardino Pensile, si è deciso di realizzare sia negli spazi in comune ma anche all interno delle abitazioni luoghi che potessero accogliere la natura meglio detti giardini d inverno questo perchè proprio come afferma Dostoevskij che :La bellezza salverà il mondo la natura è bellezza dunque la natura salverà il mondo!
dc.format Documento elettronico
dc.language.iso it
dc.publisher Università degli Studi di Camerino
dc.subject.classification ICAR/14 COMPOSIZIONE ARCHITETTONICA E URBANA
dc.title Winter Gardens
dc.type Tesi di Laurea
dc.description.academicyear 2019/2020
dc.description.scuola Scuola Di Architettura E Design
dc.description.session Febbraio
dc.description.whereyear 2021
dc.identifier.matricola 098090
dc.subject.miur ICAR/14 COMPOSIZIONE ARCHITETTONICA E URBANA


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