Abstract:
Il progetto di tesi nasce dall esigenza di raccontare e trasmettere il valore storico e culturale del Campo di Servigliano: un luogo di memoria che testimonia le tragedie del Novecento essendo stato campo di prigionia per entrambe le guerra mondiali campo di concentramento per ebrei e infine centro di raccolta profughi. Il lavoro è iniziato da un analisi del materiale d archivio della Casa della Memoria associazione che da vent anni ha avuto come obiettivo quello di raccogliere e raccontare le storie delle persone cha hanno vissuto quel luogo. In una prima fase ci si è basati sull analisi delle schede dei profughi dove sono presenti tutte le informazioni necessarie per riscostruire la loro storia: nome luogo di nascita motivazione dello spostamento ecc .Successivamente questi dati sono stati trascritti su dei fogli di calcolo e poi elaborati attraverso software dedicati alla visualizzazione di dati generando così un sistema di infografiche atte a ricostruire la storia di questo periodo. A seguito di questa raccolta di materiale si necessitava di veicolare tali informazioni su tre livelli differenti. Il primo riguarda la progettazione di un libro su cui sono presenti materiali di tipo fotografico che hanno lo scopo di narrare la storia di questo luogo dalla sua nascita fino al suo abbandono alternate da testi e grafici. Nel secondo progetto si è voluto trasferire queste informazioni in una piattaforma web suddivisa in tre macro sezioni: l archivio in cui sono presenti tutte le documentazioni relative al Campo, una sezione dedicata alle infografiche interattive e una parte narrativa dove viene raccontata la storia del luogo. Il terzo progetto consiste nella realizzazione di un esperienza immersiva in realtà virtuale di un soldato internato durante la seconda guerra mondiale che attraverso il suo diario di guerra racconta la vita all'interno del campo di prigionia. Per ricreare lo spazio ci si è basati sulla scansione fotogrammetrica delle parti del campo ancora persistenti come le mura ed alcuni edifici. In correlazione con le immagini è presente una voce narrante che narra la storia del prigioniero in prima persona.