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dc.contributor.advisor
dc.contributor.author Compagnucci Matteo
dc.contributor.editor Galofaro Luca
dc.date.accessioned 2020-04-27T07:00:12Z
dc.date.available 2020-04-27T07:00:12Z
dc.date.issued 23/03/2020
dc.identifier 27.055
dc.identifier.uri http://193.204.8.106:8080/xmlui/handle/1336/5914
dc.description.abstract Il Workshop svolto con il Professor Luca Galofaro e la Professoressa Maria Federica Ottone si è sviluppato partendo da due bandi principali: il primo concorso indetto da Young Architects Competitions e intitolato Common Ruins si poneva come obiettivo quello della ristrutturazione del castello Mothe Chandeniers situato in Francia nella regione della Nuova Aquitania. Il secondo concorso indetto dalla Delta S.c.r.l. e intitolato I.T.S. PROJECT: High-Tech Showroom era invece dedicato alla progettazione di un edificio destinato ad architecture showroom sustainable and smart. Ogni studente poteva scegliere uno di questi due bandi accettando le differenti difficoltà che questi ponevano. Personalmente ho scelto l I.T.S. PROJECT: High-Tech Showroom . Partendo dalla progettazione di un Architecture Show Room di 600mq. modulare al cui interno si dovevano predisporre spazi per l'esposizione delle merci tramite simulazioni con realtà aumentata si favoriva l'utilizzo di strumenti che potessero garantire una partecipazione attiva al progetto attraverso videowall Bim etc includendovi anche i servizi necessari allo Showroom quali reception ambienti per l'amministrazione l'assistenza tecnica e gli addetti alla vendita oltre ad una sala d attesa e ai servizi igienici. L obiettivo era quello di progettare un esposizione innovativa all interno di un edificio a basso consumo nel quale approfondire anche tematiche di salubrità naturalità e bio-architettura materiali eco-sostenibili e compatibili. Il progetto da me realizzato verte nella realizzazione di uno spazio espositivo modulare concepito partendo da quadrati di dimensione 3x3. Lo spazio è quindi composto dallo scheletro di questi cubi ricavato dalla loro visualizzazione in WIREFRAME (rappresentazione grafica di oggetti tridimensionali che attraverso il disegno dei soli bordi dà risalto allo scheletro rendendone trasparente l'interno) da qui il nome del progetto WIREFRAME SHOWROOM. L'adesione a questo Workshop è stata la preferenza migliore che potessi fare seppur in pochi giorni. Il Professor Galofaro con l aiuto della Professoressa Ottone è riuscito a prepararci ad un confronto futuro con la partecipazione ad un bando ufficiale aiutandoci a scegliere quale elaborato sia più conveniente presentare in una tavola di concorso. Relativamente alla progettazione ho invece avuto modo di provare che non è sempre necessario dar vita a una pianta troppo complessa e che anzi talvolta la scelta di seguire idee semplici può rivelarsi la soluzione migliore in grado di dare maggior forza e carattere al progetto. A conclusione di questo Workshop ritengo principalmente di aver posto delle basi progettuali ferme soprattutto tramite il rispetto della modularità e della funzionalità degli spazi interni.
dc.format Documento elettronico
dc.language.iso it
dc.publisher Università degli Studi di Camerino
dc.subject.classification ICAR/16 ARCHITETTURA DEGLI INTERNI E ALLESTIMENTO
dc.title WIREFRAME SHOWROOM
dc.type Tesi di Laurea
dc.description.academicyear 2018/2019
dc.description.scuola Scuola Di Architettura E Design
dc.description.session Aprile
dc.description.whereyear 2020
dc.identifier.matricola 098115
dc.subject.miur ICAR/16 ARCHITETTURA DEGLI INTERNI E ALLESTIMENTO


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