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dc.contributor.advisor
dc.contributor.author Giontarelli Luca
dc.contributor.editor GALOFARO LUCA
dc.date.accessioned 2020-04-27T06:59:00Z
dc.date.available 2020-04-27T06:59:00Z
dc.date.issued 17/10/2019
dc.identifier 26.677
dc.identifier.uri http://193.204.8.106:8080/xmlui/handle/1336/5894
dc.description.abstract Il tema fondante del workshop progettuale che abbiamo condotto sotto la supervisione dei proff. Galofaro e Menzietti è stato il tema delle Rovine poiché il sisma che ha colpito i territori oggetto dei nostri studi-interpretazioni ha ridotto numerose architetture a vere e proprie rovine. Le aree maggiormente interessate dalle devastazioni sono state le Aree interne ossia quelle dei piccoli borghi e della fascia appenninica nelle quali l'isolamento e la scarsa qualità di vita delle persone sono molto diffusi in seguito ai tre eventi sismici. Numerosissime comunità hanno dovuto abbandonare le loro città natie per cui lo scopo che ha animato noi studenti nella conduzione del laboratorio è stato quello di ricreare un senso di comunità attraverso la costruzione di un edificio o di un luogo il quale potesse ricostituire un comune spirito di socialità e condivisione tra gli abitanti al fine di impedire che il terremoto distruggesse anche la memoria della comunità colpita. Durante la prima parte del laboratorio ho condotto varie analisi volte a scegliere l'area alla quale porre particolare attenzione dopodiché ho effettuato un sopralluogo ed ho ricercato materiale fotografico e documentale nei vari Comuni-Archivi-Biblioteche della provincia allo scopo di studiare con maggiore attenzione il caso in esame. Successivamente mi sono servito di carta e matita ed ho steso alcune possibili idee circa gli aspetti formali e spaziali della nuova costruzione per poi passare al computer nel quale attraverso i programmi di modellazione 3D ho potuto dare forma alle mie idee ed esporle al professore che mi ha costantemente stimolato nell'approfondimento. Avendo scelto Arquata del Tronto ho tenuto conto allora dei caratteri storici paesaggistici ed ambientali di quest'area la quale è situata in una posizione strategica al confine tra Marche-Umbria-Abruzzo oggetto di numerosi conflitti bellici nei secoli per il controllo territoriale di varie aree circostanti. A questo scopo fu realizzata tra il 1000 ed il 1100 la Rocca di Arquata la quale è il bene più rappresentativo della città ed anche quello che fortunatamente non ha riscontrato danni di tipo strutturale a differenza della maggior parte degli edifici del comune. La mia azione progettuale dunque si è concentrata proprio sulla Rocca e nello specifico alla ricostruzione (attraverso nuovi volumi) della copertura che con il sisma è venuta meno a causa di un cedimento. Intervistando alcuni abitanti di Arquata del Tronto è emerso che è proprio la Rocca (il castello) l'edificio al quale si sentono più legati: sia simbolicamente (per la posizione predominante visibile a chilometri di distanza), sia storicamente (poiché è una fortezza che nei vari secoli ha garantito alla comunità la difesa dagli attacchi delle popolazioni nemiche). A questo punto si trattava di pensare come riportare i cittadini in questo luogo a rivalutare e vivere questo splendido edificio. Così dopo la realizzazione delle analisi sono passato alle interpretazioni ed ai concept e le tavole hanno potuto prendere forma. Il progetto al quale ho fatto riferimento per la nuova copertura è l'edificio The Lake Cauma project di Valerio Olgiati a Flims in Svizzera. Realizzato nel 1998 esso ha catturato la mia attenzione per le forme equilibrate e precise e per le grandi aperture che lo contraddistinguono: perfetto come luogo di incontro. E' pensata come un'architettura complementare poggiante sulla nuova copertura piana la quale è sostenuta da una rete di colonne fitte ma snelle che richiamano il tema degli alberi boschivi arquatesi i quali sono ancora in piedi nonostante le violente scosse come a testimoniare la voglia di rinascita. Così ho potuto concretizzare l'idea di luogo pubblico simbolico per la comunità nel quale il nuovo non prende il posto del vecchio ma lo integra senza sostituirlo.
dc.format Documento elettronico
dc.language.iso it
dc.publisher Università degli Studi di Camerino
dc.subject.classification ICAR/16 ARCHITETTURA DEGLI INTERNI E ALLESTIMENTO
dc.title RECOVERY FROM RUINS
dc.type Tesi di Laurea
dc.description.academicyear 2018/2019
dc.description.scuola Scuola Di Architettura E Design
dc.description.session Ottobre
dc.description.whereyear 2019
dc.identifier.matricola 093040
dc.subject.miur ICAR/16 ARCHITETTURA DEGLI INTERNI E ALLESTIMENTO


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