Abstract:
La Tesi di Laurea Magistrale in Restauro Architettonico si concentra in quelle architetture del passato oramai dimenticate quali lavatoi fonti o fontanili che caratterizzano tutto il territorio italiano e non solo. L interesse verso questo tipo di architettura è insito nella voglia di rendere fruibile di nuovo uno spazio socialmente utile ma abbandonato e di ripristinare le attività di salubrità per far rivivere questi luoghi dimenticati e lasciati a morire. La Tesi si sviluppa in diversi passaggi. Il primo step prevede la ricerca in loco nel territorio delle provincie di Ascoli Piceno Fermo e Macerata di antiche fonti e lavatoi e la loro localizzazione. Successivamente si passa alla catalogazione tramite uno strumento di tipizzazione basato su struttura carattere e composizione architettonica del manufatto. Questo sistema permette così un individuazione immediata dell oggetto all interno di una cerchia più ristretta. Il passaggio successivo riguarda la fase di Restauro vero e proprio. Sono stati scelti due esempi di fonti nella città di Macerata per quanto riguarda l ambito di Restauro e Riqualificazione (Fonte Maggiore e Fonte Nova/Pozzo del Mercato). Nello sviluppo della fase progettuale viene considerata la possibilità che questi antichi luoghi possano fungere da punti connettivi (cerniere) tra le diverse aree della città (fasce) costituendo un filtro per esse. Si è pensato quindi ad un progetto di tessitura che colleghi ideologicamente e tangibilmente le varie fonti del territorio maceratese sia tra di loro che tra fonte e cinta muraria. Il progetto finale atto alla reintegrazione di detti spazi è arricchito dall inserimento di elementi tecnologici fruibili direttamente in queste aree quali pannelli interattivi (totem). Questi ultimi permettono una maggior fruibilità dell area in quanto il visitatore viene stimolato ad interagire con essi tramite varie attività virtuali presenti nel totem. In questo modo si stimola la curiosità del visitatore che viene invogliato a sostare nell area per far rivivere ancora una volta quei luoghi del passato oramai dimenticati.