Abstract:
La Gammarana è un quartiere di Teramo che nasce sul versante est del fiume Vezzola e alle spalle della stazione ferroviaria come zona industriale attorno agli anni cinquanta. Col passare del tempo ha visto il declino delle sue industrie e ha assunto le caratteristiche di un quartiere residenziale. La tesi acquisisce come trama progettuale gli interventi previsti dal PISU (Piano Integrato dello Sviluppo Urbano) ereditati dal Piano Strategico Teramo 2020 sulla Gammarana. Da essi traccia una strategia di progetto che mette in evidenza le criticità e i punti di forza del quartiere e ipotizza un rilancio urbano tramite il perseguimento di tre obiettivi: centralità cura e sicurezza accessibilità. Tra le risorse si annoverano: i numerosi impianti sportivi le strutture dismesse in cerca di destinazione il Parco della scienza il Parco fluviale la nuova piazza ricavata dal previsto arretramento della ferrovia. Tra le criticità si nota: la mancanza di luoghi ricreativi e di sviluppo culturale dei vuoti urbani degradati una scarsa qualità stradale un insufficienza dei percorsi. L azione progettuale si muove in direzione delle tre matrici di scopo. Trasforma le strutture dismesse in poli ricreativi e di sviluppo e per citarne uno dà definitivamente all Ex Villeroy e Boch quel connotato socio-culturale di un teatro con duplice funzione all aperto tramite un arena. Restituisce alla cittadinanza e non solo ad essa: gli incroci i viali e i tratti urbani verdi e non che versavano in cattive condizioni curati e sicuri. Migliora l accessibilità dei luoghi interni al quartiere non dimenticandosi di rendere più fruibile il passaggio dallo storico centro cittadino al nuovo centro della Gammarana: realizzando ad esempio un ulteriore sottopasso nei pressi del Parco della scienza e nuovi ponti sul torrente Vezzola. Dunque nuove funzioni nuove piazze riqualificazione degli spazi potenziamento dei percorsi riscattano la Gammarana dal ruolo di periferia spettatrice del centro a quello di cuore propulsore di riscoperte centralità.